Published on Settembre 27, 2021

Emergenza smog in Italia. La telematica satellitare per salvare le città

Sono già 11 le città italiane che a inizio settembre hanno sforato, con almeno una centralina, il limite previsto per le polveri sottili, ossia la soglia dei 35 giorni nell’anno solare con una media di PM10 giornaliera superiore ai 50 microgrammi al metro cubo. È quanto emerge dal dossier di Legambiente “Mal’aria 2021 edizione speciale – I costi dell’immobilismo”.

Maglia nera a Verona e Venezia con 41 giorni di sforamenti, seguite da Vicenza con 40, Avellino e Brescia con 39, Cremona e Treviso con 38, Alessandria, Frosinone e Napoli con 37, Modena con 36.

Il numero di città rischia di aumentare considerevolmente visto che Padova e Rovigo sfiorano il limite, registrando 35 giorni di sforamento al 6 settembre 2021, mentre la città di Torino ne registra 34. Vicine alla soglia critica anche Asti (con 33 giorni di sforamenti), Lodi e Reggio Emilia (32), Bergamo e Caserta (31) e Parma (30). Città che, secondo Legambiente, inevitabilmente supereranno i limiti nel corso dell’autunno e dell’inverno prossimi.

Legambiente ricorda che l’Italia ha all’attivo tre procedure di infrazione con la Commissione europea per le elevate concentrazioni degli inquinanti atmosferici. Il nostro Paese è già stato condannato il 10 novembre scorso per il superamento continuativo dei limiti di PM10 dal 2008 al 2017. La Commissione Europea chiederà alla Corte di giustizia Europea di definire a breve l’ammontare della sanzione, stimata da 1,5 a 2,3 miliardi di euro. A questa, potrebbero aggiungersai le multe per le altre due procedure di infrazione in corso, per gli inquinanti PM2,5 e NO2: le sentenze sono attese nei prossimi mesi.

Sul tema un contributo importante alla riduzione dello smog nelle città lo potrà dare il progetto MOVE-IN (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti) – già attuato da qualche anno in Lombardia e, recentemente, dal Piemonte – che si pone l’obiettivo di ridurre le emissioni e gli idonei livelli di qualità dell’aria. Inoltre di condizionare le percorrenze dei veicoli al loro effettivo potenziale inquinante, attraverso l’utilizzo di una scatola nera che verifica gli spostamenti. In particolare MOVE-IN ha per oggetto la realizzazione e gestione di un’infrastruttura tecnologica che abiliti l’applicazione di un quadro di limitazioni alla circolazione dei veicoli diesel e benzina. Un quadro che non sia più indirizzato unicamente a vietare o limitare. Ma che tenga conto dell’uso effettivo del veicolo e dello stile di guida adottato. In questo modo non si penalizzano coloro che, avendo la necessità di una percorrenza chilometrica limitata, generano un contributo modesto all’inquinamento atmosferico.

Viasat è ufficialmente accreditata come partner tecnologico del Progetto MOVE-IN, sia in Lombardia che in Piemonte, per la fornitura della Scatola Nera che consente di rilevare tutte le informazioni necessarie. Questo importante risultato conferma Viasat, una volta di più, come azienda di punta tra gli operatori telematici nazionali e internazionali.

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