Published on Settembre 30, 2022

Le professioni per una ‘rivoluzione buona’ della mobilità

Il rapporto “Le professioni per una ‘rivoluzione buona’ della mobilità, realizzato da Randstad Research, ha tracciato le prospettive della rivoluzione green legata alla mobilità nel nostro Paese. Entro i prossimi 5-10 anni decine di milioni di italiani dovranno cambiare radicalmente abitudini e comportamenti di mobilità per motivi di studio, lavoro o tempo libero, con una transizione dai motori termici a quello elettrico e scelte di spostamento più sostenibili. E la rivoluzione verde che interesserà il mondo dei trasporti in Italia mette a rischio sin d’ora milioni di posti di lavoro e ne coinvolge molti altri.

Entrando nello specifico, Randstad Research ha individuato complessivamente 135 nuove professioni che porteranno avanti questa rivoluzione, tra cui spiccano pianificatori di mobilità urbana sostenibile, change manager per la transizione ai nuovi sistemi, esperti di trasformazioni digitali critiche, specialisti di sensoristica, gestori di fabbriche dell’economia circolare, gestori di Maas (Mobility as a service), esperti di telediagnostica, sviluppatori di simulatori digitali per l’automotive. Profili molto diversi, che spaziano da manager del mondo pubblico privato e della ricerca, a ingegneri, tecnici, operai, artigiani, informatici, mobility manager, chimici, economisti e filosofi, che dovranno cimentarsi in professioni del tutto nuove.

La necessaria rivoluzione della mobilità riguarda la sostenibilità, ma anche la capacità di innovare e formare i lavoratori del futuro. Affrontarla con l’obiettivo di farne una ‘rivoluzione buona’ rappresenta una grande occasione per la crescita e l’occupazione dell’Italia. Con questo scopo si è costituito il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, un parterre d’eccezione pubblico-privato che conta complessivamente cinquanta attori distribuiti su tutto il territorio nazionale. Un investimento di 394milioni di euro per i primi tre anni (2023-2025) che nasce con l’ambizione di essere uno strumento reale per la crescita e lo sviluppo del settore della mobilità. Il Centro è infatti una risposta concreta ai bisogni di crescita di un settore chiave per l’economia che da solo, si stima, raggiungerà un valore complessivo di 220 miliardi di euro nel 2030, assorbendo il 12% della forza lavoro.

Tutti dovranno fare la loro parte per raggiungere risultati apprezzabili. A tal proposito le soluzioni che oggi Viasat mette a disposizione, permettono al cittadino in mobilità, alle aziende e alla Pubblica Amministrazione di sfruttare appieno le grandi opportunità che le tecnologie infotelematiche possono offrire in termini di maggiore efficienza, rispetto della legalità e sicurezza stradale, accompagnando la transizione digitale ed ecologica dei clienti in una ottica sostenibile.

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