Published on Luglio 11, 2022

Mobilità a noleggio (e in sharing) in cerca di rilancio

La crisi che attanaglia il mercato dell’auto italiano e gli eventi drammatici che da oltre due anni sta sconvolgendo, con manifestazioni sempre diverse e imprevedibili, le nostre vite e gli equilibri del pianeta non poteva risparmiare anche il settore del noleggio e delle flotte.

Lo conferma la nuova edizione del Rapporto con cui l’Aniasa, l’Associazione confindustriale che raggruppa le aziende operanti nel campo dei servizi di mobilità, certifica annualmente lo stato di salute di un comparto economico che può contare su un parco circolante superiore al milione di veicoli, un fatturato complessivo di oltre 12 miliardi e un peso sulle immatricolazioni complessive che nel 2019 (l’ultimo anno “covid Free”) era arrivato al 25% rispetto al 5% di inizio millennio, mentre in termini di valore aveva superato il 30%.

Per quanto riguarda il noleggio a breve termine, il Rapporto evidenzia il pesante pedaggio pagato al quasi totale blocco dei viaggi nella prima metà del 2021, parzialmente alleggerito da una buona ripresa della stagione estiva che non ha però impedito al comparto di dimezzare l’attività rispetto al pre-pandemia (noleggi -51% e flotta ridotta di un terzo). E il primo trimestre 2022 mostra che il trend persiste, con il -22% di noleggi, il -4 del fatturato e addirittura il -70 delle immatricolazioni, a causa non solo della congiuntura avversa, ma anche degli enormi ritardi nella consegna delle nuove auto.

Situazione più favorevole per il lungo termine, che grazie soprattutto al boom della richiesta da parte dei privati, ha incrementato del 12% il fatturato, sfiorando gli 8,8 miliardi, mentre la flotta (+5%) ha per la prima volta superato il milione di unità circolanti.

Anche per il car sharing l’inizio del 2022 (+50% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente) è stato positivo, ma non abbastanza da compensare il crollo del 57% rispetto al pre-pandemia, con il numero dei noleggi passato da 13 a 5,5 milioni e la flotta calata a 6.200 vetture contro le 8.000 del 2019.

Per rafforzare la ripresa serve una maggiore attenzione “istituzionale” nei confronti del settore che farà nei prossimi anni un massiccio ricorso all’elettrificazione e alla telematica al fine di perseguire con successo gli obiettivi di mobilità, sostenibilità, servizio e positiva esperienza dei loro driver e utenti. E le soluzioni che Viasat mette a disposizione dei Fleet Manager consentono di tenere sotto controllo i dati rilevati dai dispositivi di bordo, monitorando quei fattori che possono incidere sull’efficienza operativa, sul risparmio, sulla sicurezza e su una maggiore consapevolezza dei guidatori rispetto ai comportamenti da tenere al volante, aumentandone la soddisfazione.

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