Published on Agosto 6, 2021

Tanta tecnologia per contrastare l’illegalità stradale

L’illegalità stradale è un fenomeno sempre molto consistente nel nostro Paese. In questi giorni, poi, milioni di italiani si sposteranno in auto per raggiungere i luoghi di villeggiatura. Ed è proprio questo un momento molto delicato per la Polizia Stradale che rafforza il numero delle pattuglie sulle strade per far rispettare le regole.

“Per ottenere una concreta diminuzione della sinistrosità e il rispetto delle regole – commenta sull’ultimo numero della Guida alla Sicurezza di Viasat Group, Paolo Maria Pomponio, Direttore Servizio Polizia Stradale – non è sufficiente la sola azione di controllo e di repressione. È una questione soprattutto di responsabilità, che deve coinvolgere tutti gli attori in campo: tra automobilisti, motociclisti, conducenti di mezzi pesanti, ciclisti, chi si muove con il monopattino e persino pedoni. Tutti si devono impegnare a rendere più sicure le nostre strade e questo risultato lo potremo raggiungere solo se insieme inizieremo a remare tutti verso la stessa direzione. I controlli di polizia, da soli, non potranno mai essere sufficienti se, in parallelo, chi si mette al volante non mostra interesse, con la sua condotta di guida, al rispetto della incolumità propria e altrui.”

“Tra gli strumenti oggi a disposizione della Polizia Stradale – prosegue il Direttore Pomponio – per contrastare l’illegalità spicca lo Street Control. Non è soltanto un dispositivo con il quale le forze di polizia locale e stradale svolgono attività di controllo e prevenzione, ma uno strumento per il monitoraggio territoriale e ambientale, finalizzato alla correttezza della circolazione.”

Lo Street Control agisce su più livelli: per esempio, verifica in tempo reale che su quel veicolo non penda una denuncia per furto, che non sia sottoposto a fermo amministrativo, che sia coperto dall’RC Auto. Tutte informazioni fondamentali considerando che furti, mancate revisioni e assicurazioni non rinnovate sono fenomeni che, oggi come non mai, affliggono il parco auto italiano. Il kit consiste in una telecamera predisposta che viene collocata sul tetto dell’auto e dialoga in modalità wi-fi con un tablet configurato sul quale l’operatore non deve fare altro che leggere l’evidenza: gli compaiono, infatti, i numeri delle targhe controllate dalla telecamera – fino a 100 al secondo in un raggio di 20 metri – e laddove risulta una anomalia viene subito segnalata con una colorazione diversa. Parliamo di un’attività svolta da agenti di pattuglia che sono già in servizio di presidio del territorio e che, grazie a questo strumento, possono intervenire in tempo reale fermando l’auto per la quale è suonato il campanello d’allarme.

Insomma uno strumento che funziona efficacemente da deterrente, adottato ormai da moltissimi Comuni indipendentemente da densità e dimensione: da Roma a Milano – per citare i comuni più grandi – fino ai tanti piccoli sparsi in tutta Italia.

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