Published on Settembre 27, 2022

L’ascesa inarrestabile della bici

Secondo quanto emerge dall’ultimo Market Watch di Banca Ifis, dal 2018 a oggi la produzione italiana della bici segna +20% grazie anche al fenomeno della eBike, trainata dalle nuove politiche di mobilità sostenibile e dallo sprint ecologico degli stessi abitanti, cittadini e turisti. Insomma, la bicicletta è in cima alla lista dei desideri di tanti italiani. Un tema, questo, affrontato da Piero Nigrelli, Responsabile settore ciclo di ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), in una intervista per la Guida alla Sicurezza di Viasat Group.

Da quelle tradizionali, alle mountain bike degli ultimi anni fino alle nuove eBike. Cambiano i costumi e le mode, ma non la passione per le due ruote. Qual è il motivo di questo successo?

Negli ultimi trent’anni anni, in Italia, abbiamo assistito a una evoluzione della bicicletta molto marcata e significativa. Prima si parlava solo di bici da corsa o sportiva, non c’erano altri modi e ambiti per usarla che non fosse la strada. Con l’arrivo della mountain bike l’evoluzione della bicicletta ha cambiato passo, aprendosi gradualmente al mondo del cicloturismo, del trekking, fino a oggi con l’evoluzione della eBike. A fianco di tutte queste innovazioni di mercato e di prodotto si sono abbinate molte iniziative istituzionali e private, movimenti di pensiero che hanno e stanno offrendo alla mobilità ciclistica nuovi e più ampi orizzonti di utilizzo. Va aggiunto, infine, che la pandemia ha accelerato tendenze e cambiamenti che erano già in atto rendendoli ancora più evidenti agli occhi di tutti, esaltando le prerogative della bici come fruibilità, distanziamento e senso di libertà, salubrità, velocità negli spostamenti urbani e sostenibilità.

Con quali effetti sulla mobilità e sulla sicurezza?

La mobilità è cambiata: è il protagonismo delle due ruote nel mercato a dimostrarlo. Il tema della sicurezza è molto attuale, ma stiamo notando un miglioramento della situazione. C’è indubbiamente più consapevolezza nelle città, anche se il lavoro da fare, anche sotto l’aspetto culturale, è ancora molto. È in fase di studio avanzata la connessione tra tutti i veicoli in modo tale da avvertire la propria posizione e ridurre così il rischio di collisioni. È facile immaginare che l’avvento della eBike e la presenza crescente delle opportunità di sharing mobility potrebbero rendere sempre più concreta questa prospettiva. Anche lo smartphone comunque potrebbe essere un valido alleato.

È utopia pensare a una sorta di Scatola Nera anche per le bici, come molti auspicano?

Non solo non è utopia, ma non è da escludere in tempi relativamente brevi uno sviluppo, magari più light, di questo strumento anche sulla bicicletta.

Quello dei furti delle bici è un fenomeno criminale in forte ascesa. Quali sono i rimedi per proteggere le nostre fedeli compagne di strada?

Il problema dei furti è una realtà che vivono tutti i paesi in cui si utilizza la bici, Olanda compresa. Nessuno, ad oggi, riesce a difendersi in maniera infallibile. Esistono tuttavia nuovi sistemi e modalità efficaci che rendono il furto della bici molto più complicato ai ladri, come sistemi integrati che prevedono il tracciamento GPS del mezzo, ma anche assicurazioni contro il furto su strada e registri digitali. Se non si protegge la bici con un dispositivo satellitare i consigli pratici sono comunque quelli di chiuderla sempre con prodotti di qualità, ancorare il mezzo a un punto fisso facendo attenzione a non utilizzare possibilmente ruote e sella a sgancio rapido e impiegare una seconda chiusura ove possibile.

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